Dal design naturale all’orto di classe, la biofilia nelle scuole di montagna
Racconto di un lavoro per il territorio di montagna e per i suoi abitanti
quarto capitolo
La Strategia aree interne Grand-Paradis ha dedicato una linea di azione sull’Istruzione con la creazione di “Ambienti di apprendimento innovativi”, che impiegano nuovi scenari didattici collegati alla natura, cioè alla “biofilia”. Gli interventi tengono conto di come la natura caratterizzi l’area, con grande valore nei paesaggi e nel patrimonio ambientale, agricolo e boschivo.
L’approccio “biofilico” considera che le attività svolte dai bambini all’esterno delle aule e all’aria aperta possano rendere il loro apprendimento più funzionale e stabile, con maggiore concentrazione.
È stato dunque favorito l’utilizzo di spazi esterni nelle attività didattiche, in continuità con gli ambienti interni. Anche sulla base delle esperienze maturate in altri Paesi, dalla Danimarca alla Germania agli Stati Uniti con la “outdoor education”, sin dall’ottobre 2021 sono state realizzate delle azioni di formazione e di “co-progettazione” con gruppi di insegnanti delle Istituzioni scolastiche J.-B. Cerlogne e M.I. Viglino, per l’integrazione degli spazi esterni nell’educazione della scuola primaria e dell’infanzia.
Inoltre, per quanto riguarda gli spazi interni, sono stati programmati alcuni interventi sugli arredi delle scuole e di riprogettazione di edifici, in particolare per le scuole di Cogne, Saint-Nicolas e Valgrisenche.
Inoltre, la didattica esperienziale, connotata dal coinvolgimento dei cinque sensi e da un atteggiamento attivo e partecipato, ha svolto una funzione complementare e di rafforzamento rispetto alla didattica di classe.
Nel 2022 e nel 2023, presso le scuole dell’infanzia e primaria di Cogne, Rhêmes-Saint-Georges, Saint-Nicolas, Valgrisenche e Valsavarenche, alcune piante – intese come esseri viventi – sono state inserite nel contesto educativo. Le piante hanno il pregio di mantenere il contatto con la natura anche all’interno degli edifici, con effetti di familiarità e accoglienza, e di supporto alla concentrazione.
Soprattutto, i bambini sono stati responsabilizzati con la loro presa in carico delle piante. Con il supporto di un esperto del Vivaio regionale, che ne ha spiegato caratteristiche e bisogni, i bambini sono stati chiamati a prestare attenzione al loro nutrimento, alla loro esposizione solare e al loro benessere generale.
Queste attività con le piante erano state anticipate, negli anni scolastici precedenti, dalla creazione accanto agli edifici scolastici di piccoli orti che favorivano anche il contatto con piccoli animali, in particolare con le farfalle.