Più forza all’agricoltura

Racconto di un lavoro per il territorio di montagna e per i suoi abitanti

diciottesimo capitolo

La Strategia aree interne dedica una specifica linea di azione alla crescita e alla valorizzazione del patrimonio agricolo dell’area Grand-Paradis, per lo sviluppo produttivo e la valorizzazione di una montagna sostenibile.

Il forte legame agricoltura-territorio nell’area Grand-Paradis corrisponde a produzioni tipiche di qualità, sullo sfondo di superfici agricole e forestali ad alto valore naturalistico e ambientale

Finanziata con i fondi europei, l’azione intende aumentare l’offerta dei prodotti, con gli strumenti offerti dal Piano di sviluppo rurale: favorendo investimenti (in beni strumentali o in miglioramento dei processi), favorendo la competitività, la modernizzazione e la diversificazione, la creazione di reti di filiera e di collaborazioni tra imprese, con il coinvolgimento di giovani agricoltori, con la manutenzione delle infrastrutture, per esempio degli alpeggi.

Le diverse imprese dell’area, pur nella situazione di relativa rarefazione, in particolare nella trasformazione, hanno risposto ai bandi e alle offerte di progetto in linea con gli altri territori di simile caratteristica della valle d’Aosta, costruendo le basi per un potenziamento della produzione e un loro miglioramento.

La strategia si è tuttavia soffermata anche sulle azioni di animazione e supporto su nuove iniziative e nuove produzioni, avviate o in avviamento, legate al territorio e alle sue identità.

In particolare, è stato avviato un percorso sul tema dell’orticoltura di montagna, che costituisce un fenomeno di culturale immateriale (oggetto di valorizzazione in ambito UNESCO in diversi territori alpini), che conserva nell’area elementi tradizionali come la specificità della coltivazione in altitudine.

Alcune imprese nate negli ultimi anni iniziano ad affermarsi e a promuovere una filiera locale, collegata alla ristorazione alla vendita diretta, per esempio a Cogne o Valsavarenche sulle erbe officinali e il genepy. Ugualmente, sulla base di dialoghi e confronti degli anni recenti, si è sviluppata una rete informale, che tende ora a costituirsi in modo stabile in forma associativa, sulla produzione della segale, cereale tradizionale che ha costituito un elemento centrale del paesaggio fino agli anni 50 e sessanta del secolo scorso, e di cui ha tenuto traccia il lavoro dei rilevatori del patrimonio dell’architettura rurale della Soprintendenza ai beni culturali della Regione.

La Strategia ha quindi dato vita a laboratori, che si sono tenuti a giugno 2023 a Rhêmes -Saint-George e a Cogne rispettivamente sulla coltivazione della segale e sull’orticoltura di montagna. Nel caso di Rhêmes, si è trattata la valorizzazione della “Segale autoctona SC 50 Rhêmes-Saint-Georges”, oggetto di studio da parte dell’Institut Agricole Régional che è al centro della costituzione di una nuova associazione, “La Vallée du Seigle”, che riunisce operatori locali che stanno tornando alla coltivazione del cereale, e su cui sono in corso nuovi incontri e attività.

Il gruppo di lavoro è stato sostenuto anche nel lavoro di rete, appunto recuperando i dati e le carte dei rilevatori Dipartimento Soprintendenza per i beni e le attività culturali delle Regione Valle d’Aosta e confrontandosi con altre esperienze associative, come quella di Lo Gran di Morgex.

Nel caso di Cogne, oltre alla presenza di imprese dell’area, dalla stessa Cogne e da Valsavarenche, si è anche favorita l’appropriazione dei temi da parte dei residenti, con una mostra, nell’estate del 2023, sugli orti familiari sopra i 1000 metri di quota.

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